Messa in piega fai-da-te. Cap III - Life Style '99

Messa in piega fai-da-te. Cap III

sabato, giugno 05, 2021

 

Nel corso di quest’ultimo anno, ho cominciato a stancarmi di avere i capelli sempre "in ordine", necessariamente pettinati e stirati  ed ho finito per sentire la mancanza dei miei vecchi capelli effetto wild.

Una volta mi bastava mettermi a testa in giù, applicare la schiuma, accendere il phon con diffusore ed i miei bei riccioli si rimettevano in ordine da sé...in verità era un bel disordine, ma i riccioli sono belli così, al naturale, cioè volutamente e sapientemente spettinati.

Cosa è cambiato?

Che dopo la gravidanza, e peggio ancora con l’allattamento, i miei capelli -non ho ben capito perchè sono diventati sempre meno ricci fino allo stadio attuale in cui sono mossi ma niente di più. Solo che, se li lascio al naturale, non sono più sapientemente spettinati, sono spettinati e basta 😕

Ma -complice il lockdown e la noia- continuavo a pensare a quei bei riccioletti perduti e a come ritrovarli.


messa in piega fai-da-te


E allora voilà, leggo in un gruppo facebook il post di una conoscente che stava utilizzando un ferro a cono per arricciare i capelli e mi dico: ma io ce l’ho un aggeggio così!

In effetti ce l’ho, ma credo di non saperlo usare, perchè per formare dei bei boccoli, che per carità si sono pure formati, mi sono ustionata la faccia, una mano e un polso.

Ok, desisto, niente boccoli, mi  farò bastare una chioma ondulata

Cerco quindi qualcosa di funzionale e facile da utilizzare, che non mi costringa ad arrotolare le ciocche una per una attorno a un ferro incandescente.

Ed eccolo là, l’ho trovato su amazon.

Amazon lo classifica come arricciacapelli, in verità serve piuttosto per creare onde morbide e naturali. 

E’ formato da tre lunghi coni metallici, che somigliano ad enormi bigodini, che si scaldano proprio come una piastra, ed una pinza all’interno della quale si chiudono le singole ciocche (guardate la foto, è semplice).

L’ho scelto, lo ammetto, perché costava meno del più noto concorrente, che a me pareva più o meno uguale, il cui tutorial avevo seguito su YouTube.

In sintesi, per quanto ci sperassi, le mie aspettative erano limitate, ma mi sono dovuta ricredere sin dal primo utilizzo, perché il rapporto qualità/prezzo è stato davvero eccellente.

Estetica molto gradevole, di un fighissimo color rosa perlato, maneggevole grazie al manico ergonomico ed isolante dal calore, facile da usare, efficace e discretamente rapido, anche per neofiti come me.

La temperatura è regolabile da 180° a 210°, la scelta della quale dipenderà essenzialmente dal tipo di capelli, ovvero che siano più o meno sottili, si riscalda in un tempo abbastanza rapido, ma non rapidissimo, si può verificare la temperatura sul display. 

Semplice da usare, ha solo 3 tasti: quello centrale fa da on/off, mentre le frecce dx/sin permettono di aumentare/diminuire la temperatura.

A seconda del risultato che si cerca, si dovranno trattare più o meno ciocche: più ciocche tratterete, più onde e volume otterrete. In sintesi, quando si cerca solo un po’ di movimento, vanne trattate solo le ciocche più superficiali, se invece si vuole un effetto volume e ondulato più marcato, vanno trattate anche le ciocche sottostanti.


messa in piega fai da te

Mi sento di  ripeterlo: non è un comune arricciacapelli in senso stretto, perché non modella boccoli o riccioli (per ottenere i quali appunto va preferito piuttosto un ferro a cono unico attorno a cui arrotolare le singole ciocche), ma crea  onde morbide.

Come si usa il cosiddetto arricciacapelli a tre coni?

E’ più semplice di quello che si pensa.

Il primo consiglio che vi dò è di non usarlo sui capelli appena lavati: il capello troppo pulito fa un po’ di resistenza in più alla piega ondulata.

Anzitutto riscaldiamo l’apparecchio alla temperatura desiderata, dai 180° per capelli più fini e delicati ai 210°per capelli più grossi.

Poi pettiniamo i capelli, meglio non inserire ciocche attorcigliate nel mollettone o l’effetto sarà fin troppo spettinato, tendente al crespo.

Quindi dividiamo le ciocche, separandole con le pinze in dotazione, ce ne sono 5 e tengono su i capelli molto bene, permettendo di raggruppare anche ciocche non così piccole. 

Quando si raggiunge la temperatura selezionata, si inserisce una ciocca nel mollettone (vedi immagini), iniziando dalle ciocche inferiori, si lascia qualche secondo, a seconda del risultato che volete ottenere (a seconda dello spessore del capello dai 5 ai 10 secondi circa) e poi si estrae la ciocca, non tirandola via, ma aprendo e risollevando il mollettone (vedete le immagini allegate, è più facile farlo che dirlo). La prima sensazione è che le ciocche siano troppo “imbalsamate” ma tranquille, appena il capello si raffredda, entro qualche secondo, si ammorbidiranno. Si procede così sulla lunghezza della ciocca, fin quasi alle punte (che sconsiglio di trattare, per evitare danni da calore, stesso consiglio che darei per una qualsiasi piastra o spazzola termica).

Quanto allo styling per fissare la piega, aspettate qualche secondo che i capelli si siano raffreddati, sistemateli con le dita, quindi spruzzate pure un po’ di lacca o altro styling.


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