Alchechengi. Come sceglierli, come usarli in cucina.
lunedì, ottobre 08, 2018
Quando mio marito è diventato vegetariano, sull’immediato, lo ammetto, gli ho messo i bastoni fra le ruote.
Ero terrorizzata all’idea che non avrebbe più assunto le sostanze necessarie ad una vita sana oltre che necessarie a sostenere la sua costante attività sportiva.
Quando poi ho accettato questa sua scelta, è scattata l’ansia…
Che gli cucino oggi? Basterà a saziarlo? Gli avrò fornito tutte le sostanze nutritive necessarie al suo benessere?
Poi naturalmente impari a gestire la cosa e un passetto per volta, impari a seguirlo nella sua scelta alimentare: ovvero sebbene non sia diventata (ancora) completamente vegetariana anch’io, la pigrizia nel cucinare due pietanze diverse ogni giorno, per ogni pasto, mi porta a non mangiare quasi mai carne e derivati. In pratica, quando siamo ospiti in casa altrui o siamo al ristorante e mi servono un piatto di carne, lo mangio, ma questi sono eventi abbastanza rari, il che significa che anche la conversione si avvicina passo passo.
Devo però ammettere che, dopo il panico iniziale, è scattata la caccia all’alternativa, ovvero come sostituire la carne (o come farne a meno) con altri alimenti e soprattutto la caccia alla novità.
Naturalmente novità non equivaleva a nuova invenzione, ma alimenti e ricette che fossero nuovi in casa nostra.
Abbiamo così scoperto legumi e cereali che non mangiavamo mai (per esempio il farro) e esistono un mare di abbinamenti formaggi+verdure.
Ultimamente ragioni lavorative hanno comportato una riorganizzazione logistica ed è così che mio marito un giorno è tornato a casa dicendomi di aver assaggiato una cosa nuova, di cui personalmente appena conoscevo il nome: l’alchechengi (anche detto alkekengi).
Mi arriva a casa con aria soddisfatta e mi fa: “Sai cosa ho mangiato oggi in pausa pranzo? Una cosa nuova, gli alchechengi Fratelli Orsero”
Nuova era nuova, io ne avevo sentito parlare solo per una ricettina golosa (gli alchechengi al cioccolato fondente, li avete mai mangiati?), invece ho scoperto che sono buoni anche da soli e che hanno un sacco di buone qualità.
Invece la marca la conoscevo già, Fratelli Orsero è un brand leader nell’importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticola in tutta l’area mediterranea, lavorando in maniera responsabile e sostenibile quanto all’aspetto economico, sociale e ambientale.
Curiosità sugli alchechengi.
Il loro nome particolare deriva dal loro aspetto caratteristico, perché significa “lanterna cinese”, è frutto di una pianta che si chiama Physalis alkekengi che appartiene alla famiglia delle Solanacee.
Sono piccole bacche color giallo oro (tendente all’arancio), a forma di pomodorino per intenderci, avvolte in una membrana fatta di foglioline sottili. Quando il frutto è maturo, queste foglie si seccano, assumendo un aspetto simile alla carta riso (appunto somigliano alle lanterne cinesi, tanto che sono usati spesso anche come ornamenti per i giardini orientali).
Hanno un sapore molto gradevole al palato, leggermente asprognolo, sono ricche di vitamina C (quindi sono un toccasana per rinforzare le difese immunitarie dell’organismo contro i malanni di stagione) e hanno proprietà depurative, diuretiche e antiossidanti.
Non solo, sono ottimi da mangiare sia da soli al naturale che in cucina, per esempio in insalate e macedonie, per fare un’ottima marmellata, come ingrediente nei dolci, tra cui i famosi alchechengi al cioccolato di cui vi parlavo in principio (sono semplicissimi da preparare: basta preparare una salsa al cioccolato e burro, immergervi solo il frutto e poi metterli in frigo a rassodare, sono deliziosi e scenografici da presentare agli ospiti).
Consigli per sceglierli bene...
Sono maturi quando vedete che hanno un colore vivo ed uniforme e la corolla di foglie diventa friabile effetto carta velina (quando appunto somigliano a una lanterna cinese 😃)
...e per una corretta conservazione.
Se li comprate quando sono già alla giusta maturazione, potete tenerli in frigo nel cassetto della frutta e della verdura, possibilmente avvolti in un panno morbido protettivo, perchè non si asciughino troppo.
Se invece ritenete (o preferite) che debbano maturare ancora un po’, per raggiungere il vostro ideale gradimento, basterà tenerli a temperatura ambiente 😃😊
12 comments
Non li conoscevo, devo ammettere che mi hai davvero aperto un mondo ^^ grazie per i consigli utili
RispondiEliminaIo li conoscevo ma ammetto che li ho sempre mangiati al naturale, mai in insalata o con il cioccolato. Una volta li ho assaggiati brinati, erano molto buoni.
RispondiEliminaSai che sono carinissimi anche come decorazione natalizia?
che figuraccia non li avevo mai visti prima in vita mia... ma mi hanno incuriosito tanto e devo vedere se li vendono nei supermercati da me
RispondiEliminanon tutti i piccoli fruttivendoli li hanno ma i migliori supermercati di solito ne sono forniti :-)
EliminaDetti anche lanterna cinese. Li ho assaggiati una volta ma non ne ricordo il sapore, ora che me li hai ricordati, visto che io amo prendermi cura di fiori e piante e dato che quella degli Alchechengi è molto decorativa, vedrò di prendermi qualche piantina. Ho dato uno sguardo al sito Fratelli Orsero e ho riconosciuto subito il loro logo, il super market dove faccio spesa porta la frutta esotica di questa azienda, di ottima qualità tengo a sottolineare, e ho spesso comprato il mango e la carambola, ma anche kiwi, banane e ananas.
RispondiEliminaio invece non ho mai assaggiato la carambola, sono curiosa!
EliminaQuesto frutto lo conosco e mi piace molto.... non lo acquisto tantissimo perchè dove abito io sul mercato è difficile da trovare.... grazie per i tuoi consigli
RispondiEliminaaffascinata da sempre, non ho mai capito come usarli, grazie delle info
RispondiEliminaMai visti gli alchechengi mi piacerebbe molto provarli ma mi sa che qui da me non c è ne sono
RispondiEliminaSai che non lo conoscevo? Forse l'ho visto al supermercato ma non gli ho dato importanza. Adesso scoprendo tutte le proprietà lo assaggierò anch'io.
RispondiEliminaun frutto purtroppo poco diffuso in commercio ma che ha importanti proprietà, post decisamente interessante ed istruttivo
RispondiEliminasai che non ne conoscevo l'esistenza? mi hai proprio incuriosita, voglio proprio provarli, grazie per le info
RispondiEliminaInviando il commento, accetti la POLITICA PER LA PRIVACY
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