Donare il sangue con plasmaferesi (e con un piccolo aiuto)
mercoledì, maggio 02, 2018Probabilmente ricorderete (beh, lo spero) che sono donatrice di sangue da molto tempo: il tempo di diventare maggiorenne e mi sono presentata alla porta del Centro Trasfusionale dell’ospedale della mia città d’origine.
All’epoca donavo sangue intero, il che mi consentiva di donare una o al massimo due volte l’anno circa.
Nonostante l’arco temporale dilatato, capitava di dovermi fermare per un intervallo più lungo, perchè periodicamente il mio organismo faceva i capricci, ovvero non riusciva a recuperare del tutto le sostanze necessarie a ripetere la donazione, lasciandomi leggermente anemica (con cordialità i dottori del centro trasfusionale mi stringevano la mano e mi accompagnavano alla porta).
Oggi abbiamo (quasi) ovviato al problema, grazie al suggerimento del primario di Ematologia del Centro Trasfusionale dell’ospedale in cui ormai da più di un decennio dono regolarmente e addirittura l’intervallo si è ridotto a soli 3 mesi grazie alla donazione tramite plasmaferesi.
su sito dell'avis si possono creare immagini o gif solidali come questa 💚💛💜 |
La definizione Wikipedia è la seguente:
“La plasmaferesi è una tecnica di separazione del plasma sanguigno dagli elementi corpuscolati del sangue ottenuta mediante centrifugazione.”
In parole povere, dall’ago inserito nel mio braccio, si dipanano a Y due tubicini, uno in entrata, un altro in uscita: quindi in più riprese (200 ml per volta), il sangue viene prelevato, centrifugato dal macchinario che scinde il plasma dagli elementi corpuscolati del sangue. Questi elementi (=globuli rossi, globuli bianchi e piastrine ) mi verranno restituiti tramite il tubicino in entrata, mentre il plasma (cioè la parte liquida, necessaria per la maggior parte dei casi di trasfusione) resterà all’ospedale a scopo terapeutico, per un totale di 700 ml circa contro i 450 ml che riuscivo a donare senza plasmaferesi.
Grazie a questa particolare tecnica, riesco ad arginare meglio la mia tendenza alla ferritina bassa.
I valori della mia sideremia di base oggi sono tutto sommato discreti, ma la ferritina (ovvero le “scorte” di ferro) resta tendente verso il basso, quindi periodicamente il medico mi prescrive integratori di ferro.
Tuttavia i farmaci veri e propri spesso risultano pesanti per il mio stomaco già provato di suo e per l’ intestino (non immaginate quanto possa essere simpatica una colite spastica), quindi ho provato a migliorare la situazione assumendo un integratore alimentare di ferro+vitamine che contiene dosaggi minori rispetto ai farmaci, è vero, ma viene tollerato (e digerito) molto meglio dal mio organismo.
Mi sono affidata nello specifico a Vegavero, un marchio che già conoscevo (e che vi avevo già presentato, potete leggere qui la mia esperienza con Vegavero), made in Germany, che ormai uso con una certa frequenza e di cui mi fido, perchè è naturale, cruelty free, Vegan Ok (io non sono vegana, ma mio marito è vegetariano, quindi in casa nostra si presta molta attenzione all’argomento) e soprattutto privo di OGM, lattosio, glutine e gelatine animali.
Trascorsi ormai alcuni mesi dall’inizio dell’assunzione del prodotto, credo di poter cominciare a tirare le prime somme.
Il prodotto è contenuto in un flacone abbastanza piccolo, dotato di tappo a scatto (le confezioni vegavero in mio possesso si somigliano tutte fra loro, eccetto che per le dimensioni e ovviamente per l’etichetta), che contiene nel mio caso 365 compresse (sono molto piccole) il che coprirà l’arco temporale di un anno. Esiste anche il formato da 120 compresse ma, vista la situazione di cui sopra, ho preferito quello che avrei utilizzato a lungo termine.
In ogni compressina troviamo:
*5 mg di Ferro (=solfato ferroso),
*60 mg vitamina C (=acido ascorbico, utile per mille cose, ma nello specifico aiuta anche ad assorbire meglio il ferro),
*180 mcg di biotina (B7, che rinforza pelle, capelli e unghie che risentono spesso della carenza di ferro)
*2,5 mcg di vitamina B12, che contribuisce alla formazione dei globuli rossi.
Ho apprezzato che sia sicuro anche in gravidanza ed allattamento, periodo nel quale l’organismo è particolarmente delicato e bisognoso di vitamine e minerali.
Ne basta 1 compressa al giorno, preferibilmente ai pasti (a stomaco pieno) e ingerita con sufficiente acqua.
Discutiamone nel dettaglio.
Certo, ho precisato subito che non si tratta di un farmaco, quindi il dosaggio di ferro non è altissimo e non copre il 100% del fabbisogno giornaliero, ma per quello che mi riguarda, si sta rivelando utile a migliorare il mio stato generale, senza compromettere i miei problemi di stomaco, come fanno invece i farmaci comuni.
Mi sta aiutando a combattere i classici disturbi da sideropenia, quindi debolezza e capogiri, oltre che un aspetto obiettivamente tutt’altro che salutare (il mio pallore in certi periodi è davvero demoralizzante)
Inoltre ho apprezzato che non abbia cattivo odore e che sia assolutamente insapore, quindi non lascia quel fastidioso retrogusto metallico tipico dei flaconcini di ferro in forma liquida.
Tuttavia mi preme ricordare e sottolineare l’utilità (direi a necessità) di una corretta alimentazione, perchè è ugualmente importante assumere questi nutrienti anche tramite il cibo; quindi non dimentichiamoci di mangiare verdure come gli spinaci, di assumere con una certa costanza i legumi e -se le vostre scelte alimentari lo consentono- anche la carne, che contiene ferro facilmente assorbibile dall’organismo, senza trascurare i diversi tipi di frutta che contengono alta quantità di vitamina C, come gli agrumi ed i Kiwi, perchè, come ho specificato sopra, la vitamina C è molto utile per aumentare l’assorbimento del ferro, in quanto buona parte di quello che assumiamo tramite gli alimenti non viene assorbito dall’organismo, ma espulso in fase di digestione (tramite gli acidi gastrici e le normali funzioni intestinali)
Può rivelarsi particolarmente utile anche in quei casi in cui possa verificarsi un maggior fabbisogno di nutrienti (quindi di ferro e vitamine) oltre che un aumentato rischio di sideropenia.
Per esempio:
1) durante il ciclo mestruale, soprattutto se si soffre di mestruazioni abbondanti
2) per chi è solito praticare un’intensa attività sportiva,
3) in caso di particolari regimi alimentari, che comportino minor assunzione di ferro tramite gli alimenti, quindi dieta ipocalorica non equilibrata o alimentazione vegetariana o vegana.
Vi lascio comunque il link al prodotto per saperne di più o acquistare il prodotto, se foste interessati.
In conclusione
Vorrei invitarvi tutti a riflettere sull'importanza di donare il sangue, non solo potreste salvare la vita a qualcuno (o almeno contribuire a salvarne una), ma ne gioverà anche la vostra stessa salute, che sarà monitorata continuamente, facendo regolarmente gli esami del sangue e le visite standard (pressione, cuore, polmoni ecc.)
Non solo è un gesto di solidarietà che costa davvero poco, ma farete anche prevenzione per voi stessi.
Pensateci su 💓
la mia tessera Avis 💗 |
18 comments
Doppio validissimo consiglio: sia la donazione sia l'integratore.
RispondiEliminaho sempre pensato e voluto donare il sangue ma sono anemica e di conseguenza faccio parte della categoria di scartati. Bellissimo post davvero intelligente
RispondiEliminaGrazie, Sheila 😊
EliminaAnche io dono con plasmaferesi perchè a lungo andare diventavo un po' anemica e anche io ogni tanto devo prendere un po' di ferro, ma è un metodo che quasi azzera i problemi di prima e ha molto accorciato le pause tra una donazione e l'altra.
RispondiEliminaSai che non avevo mai parlato di plasmaferesi? Mi piace molto la cura che hai posto nel sensibilizzare alla donazione del sangue, oltre alla descrizione puntuale della tua esperienza con l'integratore.
RispondiEliminaTenevo molto a parlarne, perchè può salvare delle vite e costa davvero pochissimo sacrificio
EliminaPurtroppo a causa dei miei problemi ho avuto bisogno nel corso della mia vita sia di trafusioni che di plasmaferisi . Trovo davvero lodevoli le persone che come te fanno queste donazioni periodiche . Questo inegratore è certamente un ottimo aiuto per i donatori . Grazie per le info . Un saluto, Daniela.
RispondiEliminaGrazie, Daniela, è un ottimo aiuto anche se non si è donatori, un supplemento di ferro e vitamine è utile in molti casi 😊
Eliminaè un atto lodevole, ma essendo anemica purtroppo non posso farlo, trovo utile questo integratore per coloro che donano ma anche per chi ha carenze
RispondiEliminaEsatto, utile anche per le piccole carenze.
EliminaCon la plasmaferesi se non sei anemica in maniera "patologica", di solito si può donare lo stesso perchè i globuli e le piastrine ti tornano al mittente 😊
e' davvero molto importante donare il sangue mia cara, ammiro chi lo dona e tu sei una di queste..... io ho il ciclo mestruale piuttosto abbondante quindi questi integratori potrebbero aiutarmi. Mi voglio informare
RispondiEliminasì, infatti è indicatissimo per questo problema
EliminaIo purtroppo non posso donare il sangue per via di qualche problemino ma non sapevo di questa nuova tecnica di prelievo. Certo che è importante prima di tutto che tu sia in forma e fai bene ad utilizzare degli integratori! Faccio passaparola *.*
RispondiEliminaPurtroppo non tutti gli ospedali ce l'hanno e comunque non sempre viene "pubblicizzata" a dovere, se tutti lo sapessero, sono certa che ci sarebbero molti più donatori
Eliminatrovo molto interessante questo tuo articolo, sono donatrice di sangue anche io da molto tempo e sono curiosa di provare questo integratore, ne parlerò con il mio medico, grazie delle informazioni!
RispondiEliminaSono contenta di trovare un'altra donatrice tra i miei lettori.
EliminaE' un integratore naturale che non contiene nulla di artificiale nè di farmaceutico, quindi sono certa che te lo consiglierà 😊
molto interessante, non sapevo di questa tecnica. mi informerò meglio, non so se nella mia città lo facciano, almeno fin ora non ne ho sentito parlare ma può essere che si siano modernizzati (noi arriviamo seeeempre dopo l'ultimo)
RispondiEliminaArticolo interessante!!
RispondiEliminahttps://julesonthemoon.blogspot.it
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