Contribuire alla tutela dell'ambiente ed alla salute.
giovedì, marzo 22, 2018
Abito in montagna e nonostante gli inevitabili disservizi e le difficoltà di natura logistica che comporta vivere lontani dalla città, abbiamo la fortuna di godere di una vista impareggiabile, di incontrare cerbiatti al parco e di avere un’acqua molto gradevole da bere, ragion per cui ci basta aprire il rubinetto di casa e dissetarci (d’altronde le temperature artiche locali ci forniscono acqua più che fresca pressocchè tutto l’anno)
Ma devo anche ammettere che in molte zone d’Italia non è così, perchè la comune acqua del rubinetto è sgradevole quanto al sapore e spesso non sicura da bere perchè non sempre batteriologicamente pura.
Sarà per questo che gli italiani sono statisticamente tra i maggiori consumatori al mondo di acqua in bottiglia, probabilmente a causa della consueta sfiducia nelle nostre istituzioni (ovvero nel caso specifico non ci fidiamo della rete idrica pubblica).
D’altra parte è anche vero che anche quando a monte l’acqua sarebbe di qualità accettabile (ovvero quando parte dagli invasi degli acquedotti), lungo il tragitto fino alle nostre case l’acqua viene contaminata a causa dei condotti idrici a dir poco obsoleti.
Io personalmente lo riscontro quando mi reco in visita da mia madre in città: ritengo che sia piuttosto deprecabile che una città termale ricchissima di acqua porti poi nelle case dei cittadini un’acqua molto “dura” e dal sapore fastidioso (non credete che sia matta, ma avverto puntualmente una sensazione di gonfiore molto marcata, come se non la digerissi)
Infatti finisco puntualmente, durante i miei soggiorni nella terra natia, come buona parte dei miei originari concittadini, con il bere acqua in bottiglia.
Ed è un vero peccato, perchè è un dato certo che le le acque delle reti pubbliche italiane, se trattate in maniera opportuna, possono risultare più buone di tante acque minerali in bottiglia.
A questo proposito, sto insistendo con mia madre perchè si doti di una speciale apparecchiatura, prodotta da Acque Pure Italia, che da una parte migliorerà la sua acqua corrente, dall’altra contribuirà alla tutela dell'ambiente, perchè queste apparecchiature possono migliorare ed affinare l’acqua del rubinetto, che diventerebbe più salutare di molte delle più note acque in commercio, riducendo in questo modo anche il consumo di bottiglie in PET altamente inquinanti per il nostro ecosistema.
Ma voi lo sapete cosa sia davvero il PET?
Per esteso si chiama polietilene tereftalato (PET) ed è un polimero chimico che numerosi studi recenti hanno provato che potrebbe rilasciare sostanze nocive nell’acqua.
Per esempio:
Ftalati, ovvero le sostanze che rendono flessibile la plastica. In caso di eccesso nell’assunzione, il nostro organismo potrebbe risentirne a livello endocrinologico.
Antimonio, cioè un catalizzatore indispensabile per l’elaborazione del PET. È pericoloso per la salute, perchè secondo gli esperti alla lunga può risultare cancerogeno o danneggiare il sistema problemi respiratorio. L’OMS ha imposto regole ferree circa le quantità massime (molto ridotte) rilasciabili dalla bottiglia all’acqua.
Formaldeide e acetaldeide che sono la causa del cosiddetto “sapore di plastica” che può avere l’acqua (o qualunque altra bevanda, naturalmente) in bottiglie di PET. Secondo gli esperti questo dovrebbe accadere solo nel caso le bottiglie siano esposte al sole, alla luce o alle fonti di calore, nel qual caso si può verificare il passaggio di questi composti all’acqua.
In Italia la legge prevede il divieto di esposizione al sole e al calore delle bevande in bottiglia (compresa l’acqua) ma quante volte ci è capitato di veder esposti fuori dai supermercati i bancali dell’acqua?
Ammettiamolo, è successo eccome!
Senza trascurare tutte le occasioni in cui gli addetti ai lavori “sul retro” (magazzinieri come trasportatori ecc.) lo fanno senza che la clientela se ne possa accorgere.
In condizioni ottimali le bottiglie di PET non sprigionano eccessive concentrazioni di formaldeide e acetaldeide, ma possiamo davvero fidarci?
Parliamoci però con franchezza…
Se e quando vengono rispettate tutte le norme sanitarie e di sicurezza oltre che le regole di buon senso, il PET non presenta particolari rischi per la salute, perchè in condizioni ottimali la concentrazione delle sostanze nocive che si trasferiscono dalle bottiglie all’acqua è molto bassa.
Ma mettiamo in conto un altro aspetto…
Acquistare acque in bottiglie di PET ha comunque dei costi che vanno considerati e valutati correttamente.
Anzitutto parliamo di costi ambientali, perchè è provato scientificamente che ormai la plastica sta letteralmente soffocando il nostro pianeta e in particolare i mari.
Se date un’occhiata a questo link potrete vedere costi aggiuntivi che un consumatore medio neanche immagina.
Per esempio scoprirete che con un kg di PET si fabbricano 30 bottiglie da 1,5 litri.
Ma la produzione di PET richiede a sua volta una certa quantità di acqua (17,5 litri di acqua per 1 kg di PET che a sua volta corrisponde a 45 litri di acqua imbottigliata)
Una tonnellata di PET (ovvero corrispondente a 30.000 bottiglie da 1,5 litri) richiede in termini di energia circa 3 Mwh (ovvero circa 300 euro).
E la maggior parte dell’energia elettrica come si ottiene?
Grazie al consumo di petrolio.
Ed a proposito di petrolio…
Non dimentichiamo i costi di trasporto, perchè le aziende produttrici di acque da imbottigliare sono spesso ben lontane dalle aziende produttrici delle bottiglie suddette e quindi vanno trasportate dal punto A a B.
E poi?
Da B (ovvero l’azienda di acqua in bottiglia) devono arrivare a C ovvero nei negozi all’ingrosso prima e in quelli al dettaglio poi (ovvero a D, cioè supermercati, negozi di alimentari ecc.) e infine a casa nostra (cioè E)
Nel viaggio da A a E (dalla fabbrica di PET alle case dei consumatori) immaginate quanto petrolio (ovvero carburante) si sarà utilizzato? E quanto si sarà inquinato di conseguenza l’ambiente? Tantissimo.
E non dimentichiamo che la destinazione ultima della plastica la determina un cittadino civile, ovvero la raccolta differenziata.
Ma siamo davvero così tanti a fare una corretta gestione dei rifiuti?
In conclusione
Se scegliessimo di bere acqua dell’acquedotto, ci sarebbe un notevole risparmio in termini ambientali, economici e di consumi.
Vi consiglio sinceramente di pensarci su.
Come vi dicevo, con mia madre abbiamo deciso di rivolgersi ad Acque Pure Italia, che è un'azienda seria ed affidabile con un’esperienza più che trentennale nel trattamento e affinamento delle acque potabili, che è produttrice e non solo rivenditrice di queste apparecchiature, che quindi può garantire praticamente a vita, tramite programmi di assistenza periodica.
Ho verificato che sia presente anche nella sua regione, ovvero la Campania.
E non dimentichiamo il rischio di mal di schiena per portare su una confezione da 6 bottiglie d’acqua 😁
e-mail info@acquepureitalia.com
#acquepureitalia
8 comments
Beata te che abiti in montagna, io come tua madre abito in una città in cui l'acqua è pesantissima e di cattivo sapore, mi informerò sui costi di Acque Pure, da lungo tempo vorrei evitare le acque in plastica
RispondiEliminaAnche nella mia città l'acqua è molto calcarea questa apparecchiatura sarebbe una soluzione ottimale per bere della buona acqua e risparmiare cosi
RispondiEliminaciao cara sicuramente oltre all'acqua buona che c'è in montagna si respira sicuramente anche l'aria buona invece nella mia città l'acqua è imbevibile non la uso neanche per cucinare pensa ed è davvero un peccato l'acqua è importantissima oltre ad essere un bene comune grazie per queste info
RispondiEliminanon compro acqua minerale, uso l'acqua del rubinetto e da un po' di tempo sto pensando a comprare un depuratore per essere più sicura di quello che bevo!
RispondiEliminaAssolutamente daccordo con il tuo pensiero,e da tempo che sto pensando ad un modo alternativo per non comprare più acqua imbottigliata,grazie per queste preziose info ne farò tesoro e mi informerò meglio a riguardo,l'acqua è un bene prezioso e depurarla è un ottima soluzione!!!
RispondiEliminaHai ragione, l'acqua che arriva dal mio rubinetto è davvero pessima.... per poterla bere dovrei proprio utilizzare l'apparecchiatura da te citata..... mio cognato ne ha installata una similare e si trova bene
RispondiEliminaBeata te che abiti in montagna dove l'acqua è buona da bere, io come tua madre abito in città e l'acqua è davvero terribile, ha un brutto sapore e "sa di cisterna"
RispondiEliminache posto meraviglioso!
RispondiEliminal'acqua da me è orrenda, pesantissima e proprio cattiva come gusto. Ho pensato spesso ad un purificatore ma non saprei se è possibile installarlo nella mia cucina, chiederò informazioni
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